venerdì 8 dicembre 2017

Cetus sum

 by Robo

Ricordo un colloquio, durante il servizio civile, con un mio amico ingegnere.
Lui cercava di spiegarmi la modulazione di frequenza e io non capivo, io cercavo di spiegargli che la balena non é un pesce e lui non capiva. Un dialogo reso impossibile dalle rispettive, profonde ignoranze.
"Ma come?" diceva, "ha la coda, le pinne, sta nell'acqua...e non é un pesce?!".
E io "ma che sei un seguace aristotelico? Un pasdaran di Linneo? Un profeta della superiorità dell'analogia sull'omologia?"

Emh...in realtà non ho mai risposto così, che a mala pena sapevo cosa fosse un pasdaran, ma la discussione c'é stata realmente e io ho continuato a non capire cosa fosse la modulazione di frequenza e lui ha continuato a non capire come "può essere che una balena non sia un pesce". Proviamo con voi.

I cetacei sono mammiferi perché fanno il latte. É questa condizione necessaria e sufficiente per considerarli tali.
Non conta far nascere piccoli direttamente dalla propria pancia: lo fanno in tanti, anche squali e vipere.
Non conta avere o meno peli: gli elefanti, i rinoceronti e gli ippopotami mica hanno peli, però sono per certo mammiferi
Non conta non fare le uova: l'echidna e l'ornitorinco fanno le uova però sono mammiferi perché, in qualche modo, visto che vere e proprie mammelle non ne hanno, producono latte. Sotto i due animali:





Ovviamente non conta avere o non avere le gambe, almeno tre volte sono diventate altro: nei pinnipedi (foche, otarie, trichechi), nei sirenii (manati e lamantini) e nei nostri cetacei (balene e delfini), tutti-mammiferi-tutti. Sotto rispettivamente Lamantino e Dugongo che é quello con la coda bilobata. Un animale, quest'ultimo, che forse ha detto la sua nella costruzione della figura della sirena con la coda di pesce (la versione greca della sirena era più simile a un'arpia canterina).





I mammiferi accudiscono i loro piccoli che necessitano di protezione e nutrimento che non sanno procurarsi da solo, almeno per un po'. Le cure parentali non sono uno scherzo ma produrre latte cambia tutto: hai comunque necessità di nutrire te stesso ma hai a disposizione un biberon embedded, e non devi neppure cambiare la tettarella. Alcuni uccelli hanno il medesimo problema e, non disponendo come noi mammiferi di ghiandole sudoripare modificate ad hoc (in realtà non avendone affatto), giungono a rigurgitare il cibo ingerito (fanno così avvoltoi e uccelli marini) o a produrre una secrezione che mima, in qualche modo, quella dei mammiferi: il latte del gozzo. Piccioni, pinguini imperatore e fenicotteri hanno assunto (credo indipendentemente) la capacità di secernere un liquido nutriente da ghiandole specializzate nel primo tratto digerente


Ok, se ora siamo d'accordo che una pinna caudale bilobata non fa un pesce, che una pinna dorsale non fa uno squalo, andiamo avanti.
L'animale vivente più vicino come parentela ai cetacei é l'ippopotamo: in esso possiamo vedere i semi dei comportamenti che hanno, col tempo, portato agli adattamenti acquatici estremi di balene e delfini, per i quali alimentazione, riproduzione, sonno, sono svolti interamente in acqua. Solo cetacei e sirenii (che però sono parenti lontani degli elefanti) condividono queste caratteristiche.
Tutto é partito dalla terraferma 53 milioni di anni fa con un animale più o meno simile al Pakicetus,



La ricostruzione é un po' straniante perché non ha apparentemente nulla di simile a un moderno cetaceo ma i dati molecolari, i denti triangolari e una struttura tipica della bolla timpanica lo pongono sulla linea che porta ai cetacei (così dice chi ne sa).
Il primo animale in cui si evidenzia un adattamento più spinto alla vita acquatica è Ambulocetus, letteralmente "balena che cammina"


Da lì in avanti gli adattamenti hanno comportato una modifica sostanziale del piano corporeo: gli arti anteriori sono divenuti pinne, la coda una superficie piatta e orizzontale per la propulsione, il cinto posteriore (bacino, gambe) é diventato vestigiale e le narici si sono spostate in cima alla testa.



Dopo qualche decina di milioni di anni ci sono 3 linee:
A/I Basilosauridi: strane creature allungate con una piccola testa ricca di denti affilati
B/Gli Odontoceti: quelli che diventeranno delfini, orche, globicefali, capodogli etc.
C/I Misticeti: quelli che diventeranno balene e balenottere


A/Di Basilosauridi oggi non ce n'é più: estinti. Erano comunque animali notevoli, sotto un  cranio



B/Gli Odontoceti come dice il nome del gruppo sono i cetacei con i denti (almeno uno), e hanno lo sfiatatoio costituito da una sola narice. Mangiano quasi tutti pesce e/o cefalopodi, tranne poche specie che predano anche mammiferi. Il più famoso é il tursiope (Tursiopes troncatus) o delfino dal naso a bottiglia, classico dei delfinari.
La stenelle (gen.Stenella anche se é messo in discussione come gruppo omogeneo da recenti analisi molecolari) sono piccoli delfini aggraziati che rappresentano gli acrobati del mare. Creature bellissime



Nel medesimo gruppo (Delphinidae) si trovano animali meno confacenti alla nostra idea di delfino

1. Il grampo (Grampus griseus), con la testa tondeggiante anziché il muso a bottiglia che siamo abituati a vedere nel tursiope



2. La pseudorca (Pseudorca crassident) la versione depotenziata del terrore dei mari: più piccola, più scura, meno aggressiva dell'orca ma comunque saltuariamente predatrice di altri mammiferi


3. Il globicefalo (Globicephala sp.) grosso e scuro, ha quaranta denti, pochi rispetto ai 120 del tursiope e si ritiene che questo fatto sia un adattamento a una dieta a base di cefalopodi. Ogni anno, le isole Far Öer fanno la festa a questi innocui animaloni, il mare si colora del sangue di queste creature





4. L'orca (Orcinus orca). La balena assassina. Uno degli animali più belli in natura. Veloce, elegante, organizzato, con un grande cervello (non solo in senso metaforico, pesa 5 chilogrammi!). Vi sono diverse popolazioni, ognuna col proprio dialetto orchesco, che adottano specifiche tecniche di caccia. Oltre a quelle prettamente piscivore, ci sono le mangiatrici di balene (della lingua in particolare) e quelle che cacciano pinnipedi come le orche della Patagonia


La pinna dorsale dell'orca tende con gli anni ad afflosciarsi e, secondo alcuni, é un segnale indiretto della prestanza dell'animale; spesso é afflosciata nei soggetti in cattività...

5. Il capodoglio (Physeter macrocephalus). Non siamo più nella famiglia dei delfini ma sempre tra gli Odontoceti. Il capodoglio (sperm whale per gli anglosassoni) é il più grosso di tutti, ha denti solo nella mandibola e si nutre principalmente di calamari, anche di quelli grossi che caccia immergendosi a grandi profondità. I grossi maschi arrivano a più di 2000 metri di profondità e stanno in apnea un'ora nel buio più assoluto per trovare e mangiare i kraken: il calamaro gigante e il calamaro colossale. É come se noi facessimo una cena al buio...in apnea



La testa del capodoglio riporta spesso le cicatrici degli uncini o delle ventose dei calamari che, una volta afferrati con i denti, vengono letteralmente risucchiati dal capodoglio. La cistifellea del capodoglio secerne nell'intestino un denso muco per difendere le mucose dai resti indigesti dei cefalopodi: l'ambra grigia, uno dei motivi (assieme alla carne, al grasso e allo spermaceti presente nella grossa testa) per cui é stato tanto cacciato dei balenieri. L'ambra grigia é stata la base di praticamente tutti i profumi fino al bando della caccia. Lo spermaceti invece é una sostanza cerosa, che ha forse un ruolo nel meccanismo di eco localizzazione e nel controllo del galleggiamento. É stato storicamente utilizzato per le candele dato che ha tendenza a non fare fumo.



Un parente del capodoglio, ora estinto era Levyatan melvillei. Faceva parte di un raggruppamento in cui i denti, particolarmente sviluppati erano presenti sia nella mandibola che nella mascella, ed era un probabile cacciatore di altri cetacei. Sotto la ricostruzione di un cranio. I suoi denti rivaleggiano per dimensioni con quelli dei grandi disosauri carnivori.


6. Le focene, purpoises per gli anglosassoni (fam. Phocoenidae) sono piccoli cetacei tozzi, con la testa più smussata dei delfini. Un loro parente estinto, Semirostrum cerruttii, aveva una mandibola abnormemente allungata forse per setacciare il fondo marino


Questa sotto é la carinissima, e quasi estinta, vaquita (Phocoena sinus) del mare di Cortez


7. Il Beluga (Delphinapterus leucas) e il narvalo (Monodon monoceros) sono parenti stretti, anche se a vederli non si direbbe. Entrambi vivono in acque fredde, entrambi sono cacciati dalle popolazioni indigene del polo nord, entrambi non hanno pinna dorsale ma il narvalo ha la peculiarità di disporre solo di due denti, uno dei quali, nei maschi, cresce fino a sfondare la cute e divenire un lungo rostro, non per difesa ma come segnale di prestanza genetica. Per l'aspetto attorcigliato si pensa che qualche reperto giunto in occidente abbia rafforzato la credenza dell'esistenza degli unicorni.


Il beluga é bianco e puccioso. Sotto


8. Lo zifio (Ziphius cavirostris), una beaked whale per gli anglosassoni, é il prototipo più diffuso di un gruppo di Odontoceti torpidi di cui sappiamo poco. É il mammifero di cui é stata registrata l'apnea più profonda, quasi 3000 metri.



Gli adattamenti all'apnea (mioglobina nei muscoli che lega ossigeno come riserva per gli stessi, polmoni altamente collassabili) li posseggono tutti i cetacei ma lo zifio porta il pacchetto, in qualche modo, alla performance estrema. Sotto lo Zifio

8. Per ultimi i delfini di fiume che sono poco diffusi, belli strani e a rischio di estinzione (uno, pare, é recentemente caduto sotto la nostra scure). Spesso vivono in acque molto torbide, ed alcuni hanno quasi perso l'uso della vista, basandosi unicamente sull'ecolocalizzazione. Come esempi Platanista gangetica 

E Inia geoffrensis


Un organo che accomuna tutti gli Odontoceti é il melone. Un accumulo di tessuto adiposo rotondeggiante (nel capodoglio é un letto di tessuto, chiamato junk, posto sotto lo spermaceti) che funge da lente sonora per i CLICK del sistema di eco localizzazione di questi animali. Forma e sviluppo del melone variano a seconda dei gruppi con il Beluga che é l'unica specie a poterne modulare la forma, cambiando caratteristiche del segnale in uscita. L'impulso sonoro focalizzato dal melone, quando viene riflesso da un ostacolo, torna alla fonte dove viene captato e trasmesso all'orecchio interno grazie a una sacca di tessuto specializzato nella mandibola.

A me sembra una delle più notevoli meraviglie della selezione naturale 

C/ I Misticeti sono i cetacei con i fanoni, strutture altamente specializzate per filtrare l'acqua e recuperarne il contenuto (gamberetti, piccoli pesci). Sono quelli che noi chiamiamo balene e hanno 
sempre 2 narici accostate 


I Misticeti attuali si dividono grossolanamente in 2 gruppi: le balenottere, e le balene. 
Tra le vere balene distinguiamo le balene franche e la balena della Groenlandia.
1. La Balena della Groenlandia (Balaena mysticetus) é l'animale con la bocca più grande sulla terra; la testa vale un terzo dell'intero corpo. É una balena tozza che vive e si riproduce nell'antico senza migrare e talvolta (con un cappottino di 40cm di pannicolo adiposo!) rischia di patire la calura...Per questo pare abbia un cresta longitudinale di tessuto riccamente vascolarizzato che attraversa il palato duro e presenta una struttura cavernosa tipo quella del pene (lo abbiamo anche noi, il palato duro intendo, basta che spingiate la lingua verso l'alto e lo sentite). Avrebbe la funzione di evitare l'ipertemia: basta che la balena apra la bocca per porre quest' organo specializzato a contatto con le fredde acque artiche e il sangue che in esso scorre si raffredda portando l'animale al benessere termico. 

2. Le balene franche (Eubaleane sps.), right in Inglese, si suppone siano state chiamate così dai balenieri perché galleggiavano dopo l'uccisione facilitando le operazioni di recupero della carcassa o perché erano le più redditizie. Sono balene tozze riconoscibili dalla presenza, praticamente costante, di concrezioni biancastre sulle callosità del muso, risultato di un'infestazione dei pidocchi delle balene. Sotto il crostaceo parassita (schifosino),  poi una balena franca



Le balenottere sono più affusolate e sono immediatamente distinguibili dalle "vere" balene. La loro gola é solcata da sorta di pences di tessuto che distendendosi aumentano enormemente la capacità della bocca. Le due specie più notevoli sono la balenottera azzurra e la megattera. Entrambe grandi migratrici degli oceani, possono, se necessario, raggiungere velocità ragguardevoli.

1. La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) é il più grande animale mai esistito, fino a prova contraria. Il vantaggio evolutivo delle dimensioni si suppone sia collegato all'efficienza alimentare, in particolare per un animale che percorre l'oceano in lungo e in largo. Non ne sono rimaste moltissime, speriamo che la specie possa prosperare in futuro perché é uno degli animali più iconici e una delle meraviglie del mondo animale


Sotto a bocca piena, prima di spremerne il contenuto contro i fanoni



2. La megattera (Megaptera novaeangliae) é una splendida balenottera esibizionista, famosa per i grandi salti che fa fuori dall'acqua, per le pinne pettorali particolarmente sviluppate e per il canto. Il suo essere estroversa é, in questo caso, la sua fortuna perché consente un whale watching remunerativo. Tutte le balene cantano per comunicare e le onde a bassa frequenza viaggiano in mare per lunghissime distanze. Le megattere sono molto ciarliere,  i maschi in particolare emettono strofe lunghe tra 10 e 20 minuti e le ripetono per più 24h. Qualcuno suppone che siano serenate d'amore per le femmine, una sorta di "orsù...Me la dai? Eddai...Me la dai? Cheffai...Me la dai? Ehi! C'é del pesce là... ... ...me la dai?" E così via. Forse le prendono per stanchezza...



Esistono altre balenottere, alcune molto rare o poco conosciute, altre più diffuse, ma il piano corporeo e le modalità alimentari sono più o meno le stesse, a parte le minori dimensioni 
Alla fine una foto di famiglia dei nostri parenti prossimi più alieni, su questo mondo:



P.s. Se siete ancora un po' confusi su ciò che vedete nuotare nell'acqua guardate la coda: se orizzontale un mammifero, se verticale é un pesce o un ichtiosauro anche se questa seconda eventualità é molto improbabile, fidatevi...



Robo

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