by Robo
Ho avuto amici. Umani o no.
Questa é una carrellata di quelli più importanti.
Avrò parole di affetto per tutti, e se citeró presunti difetti sarà per rendere un quadro sintetico della persona. Tutto ció non per una necessità di captatio benevolentiae ma perché credo che i giudizi che ci servono non vengono dagli altri ma da noi stessi. Vado per ordine temporale di conoscenza:
1) Mia sorella, la Beba, é stata la mia prima amica e lo è ancora. Ci vediamo poco ma entrambi sappiamo di poter contare sul reciproco aiuto, servisse (speriamo non serva). Ho inventato una sequela di nomignoli, che non renderò pubblici, con cui chiamarla; daltronde faccio la stessa cosa con tutti i miei, pochi, familiari. É nata 7 anni dopo di me, ma abbiamo frequentato per tanto tempo la stessa compagnia di amici. Siamo andati anche in disco assieme con quegli amici. Ho conosciuto tutti i suoi morosi; é partita piano, poi ne ha passati parecchi. L'ultimo spero sia quello giusto... ... ma poi perchè? Dove é sta scritto che una donna debba trovare l'anima gemella per essere felice? Magari la Beba può star bene anche con un moderato turnover di "uomini abbastanza ma non compiutamente giusti".
giovedì 24 dicembre 2015
domenica 20 dicembre 2015
E ORA...
Volendo usare quei toni altisonanti che ci piacciono tanto, si potrebbe iniziare con :
..rullo di tamburi..
L'Universo Marvel e' morto!
(come fosse una creaturina, lo immaginiamo che palpita, soffre e gioisce).
La domanda successiva sarebbe sicuramente : "Fino a quando?".
Per poco, confessano alla Marvel stessa, c'e' da pagare il mutuo..
Ma in effetti per ora e' proprio cosi, e dobbiamo farcene una ragione.
Con esso si e' estinto anche quello Ultimate e cioe' Terra 1610 in contrapposizione con la nostra che e' la numero 616, di cui essa era l'immagine distorta (anche se l'intenzione iniziale era di farne una versione semplificata per teen-agers, dopo ha preso strade molto meno rasserenanti. Ad es. il Reed Richards Ultimate e' cattivissimo) come negli specchi da luna park, in quella visione multiversale della realta' che ha radici ben note.
Partiamo da qui.
Nata dalla mente di Michael Bendis, tra gli altri, nel lontano 2003, l'operazione Ultimate era l'ennesimo tentativo di recuperare lettori persi per strada, ma sempre comunque fedeli alle proprie icone, cercando di svecchiare idee e personaggi, con la sostanziale differenza rispetto agli altri esperimenti, che questo si rivelo' un successo, merito soprattutto di piccoli gioiellini come gli Ultimates (i Vendicatori di quell'universo) di Mark Millar, che hanno fatto da stampo per la versione cinematografica del piu' famoso supergruppo Marvel, l'Ultimate Spiderman dello stesso Bendis (uno dei pochi super morti, e non resuscitati a tempo di record, ma invece sostituito da Miles Morales, un melting pot vivente super-politically correct, ragazzo afro-amero-latino-portoghese), e gli Ultimate X-Men, sempre di Millar.
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Stefano frigieri vive a Modena dove fa L'agente di commercio nel settore farmaceutico. Scrive da sempre, ma solo da poco ha provato a farlo a livello professionale. Un suo racconto ha vinto il concorso giovane Holden come miglior racconto inedito, e questo glia ha spalancato le porte dell'editoria e gli ha permesso di pubblicare il suo primo libro. Spera non sara' anche l'ultimo.
domenica 6 dicembre 2015
BREVE VIAGGIO IN GIAPPONE (TURISTICO E NON)
PRIMA TAPPA (ciò' che mi sembra di aver capito)
Il Giappone mi ha sempre
intrigato.
E' un paese distante anni luce dalle nostre convenzioni ed abitudini,
forse impossibile per noi da capire fino in fondo, avvolto nella nebbia come la perduta Shangri-la, e che riesce cosi' a conservare una sua fascinazione.
Nella tipica mentalita' isolana i giapponesi portano alle estreme conseguenze l'amore che ogni popolo ha per il proprio paese d'origine, considerandolo il piu' bello del mondo, l'unico per loro realmente vivibile, salvo poi emozionarsi come bambini quando, viaggiando all'estero armati di reflex, scoprono che esistono tante altre curiose meraviglie da scoprire.
E forse e' proprio questo pensano del resto del mondo: che sia una semplice curiosita'.
Nella tipica mentalita' isolana i giapponesi portano alle estreme conseguenze l'amore che ogni popolo ha per il proprio paese d'origine, considerandolo il piu' bello del mondo, l'unico per loro realmente vivibile, salvo poi emozionarsi come bambini quando, viaggiando all'estero armati di reflex, scoprono che esistono tante altre curiose meraviglie da scoprire.
E forse e' proprio questo pensano del resto del mondo: che sia una semplice curiosita'.
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Stefano frigieri vive a Modena dove fa L'agente di commercio nel settore farmaceutico. Scrive da sempre, ma solo da poco ha provato a farlo a livello professionale. Un suo racconto ha vinto il concorso giovane Holden come miglior racconto inedito, e questo glia ha spalancato le porte dell'editoria e gli ha permesso di pubblicare il suo primo libro. Spera non sara' anche l'ultimo.
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