domenica 24 gennaio 2016

IL CORPO DEL MONDO


Hong Kong: ore 8,30
Mr Chen si guarda allo specchio.
Come tutte le mattine prova vari sorrisi, cercando quello che risulti il piu' credibile. Oggi l'operazione si rivela piu' difficile del solito. Il suo sforzo e' palese, e quasi gli sembra di sentire piccoli scricchiolii di protesta ad ogni suo tentativo.
Non si sente particolarmente in sintonia con il resto del mondo, e la causa e' un piccolo dolore che lo tormenta dalla sera precedente, e che gli ha reso il sonno terribilmente leggero ed intermittente.
La cosa che gli sta crescendo dentro, giorno dopo giorno, e che fa ormai parte della sua  vita, si e' risvegliata e afferma la sua esistenza con stilettate impietose. Anche se ormai ci si e' abituato e la considera una parte di se che semplicemente  ha  deciso di seguire un'esistenza autonoma, libera da vincoli anatomici, sta rischiando di  spezzare irrimediabilmente quell'equilibrio interiore faticosamente raggiunto dopo anni di meditazione.
E soprattutto fa male. Oggi piu' di altri giorni, e per questo il sorriso non gli riesce bene, risultando davvero poco spontaneo.
Ma bisogna accontentarsi perche' il dovere chiama, come gli ricorda  improvvisamente il pulsare dello smartphone nella tasca dei jeans.
Il dott. Chen manda giu' in fretta due pillole bianche, si liscia i capelli all'indietro  con due palmi di gel, afferra il lungo camice appeso ad un gancio a forma di dragone, ed esce finalmente ad affrontare la giornata.