giovedì 21 maggio 2015

Una cosa tipo Zabrinsky Point (viaggio nel tempo profondo)

by Robo

Poniamo che stiamo guardando un film e siamo vicini ad una scena clou.
Da poco tempo è in scena un nuovo personaggio.
Il suo arrivo non era previsto ma in pochissimi fotogrammi costui ha già operato diverse svolte nella sceneggiatura (ha partecipato attivamente alla fine della megafauna (1), ha incrementato all'inverosimile il tasso di estinzione altrui, sta accelerando i cambiamenti climatici e li impone a tutti gli altri).

Non sappiamo come andrà a finire, ma comprendiamo che le cose cambieranno rapidamente ed il plot narrativo potrebbere prendere strade inaspettate.
Non siamo in ogni caso vicini alla fine: trattasi di una pellicola d'essay, di quelle lunghe lunghe, che partono con noiosissimi ed incomprensibili preamboli (lo sviluppo di una chimica autoreplicante (2) e che si evolve, la lunga marcia degli uni-cellulari (3)), e sappiamo, perché ci hanno avvertito che, quali che siano le svolte che l'ultimo arrivato imporrà alla storia, questa non finirà e proseguirà ancora almeno per un miliardo di annetti, quando il flusso energetico solare diverrà tale da non permettere l'esistenza di acqua in forma liquida (4).

Pure qualcuno ci sussurra che anche nei titoli di coda potrebbe succedere qualcosa: gli artropodi sotterranei ed i batteri estremofili venderanno cara la pelle!
Ma ci siamo rotti: la storia è stata così prolissa ed articolata che ci siamo letteralmente dimenticati una serie di accadimenti. Un po' come accade ai fanatici di soap, abbiamo visionato tanto materiale da non riuscire più a collegare tutti i punti nevralgici della narrazione; così, poiché abbiamo registrato il film, lo mettiamo in pausa e poi iniziamo ad usare il comando rewind.

sabato 16 maggio 2015

Uomini ed elementi

by Robo

Mi diverte paragonare le persone agli elementi della tavola periodica.
Il tutto va fatto con una bonaria semplificazione, che certo un essere umano non si può appiattire sulle caratteristiche di un elemento chimico anche enfatizzando queste ultime. Però creare assonanze e similitudini in ambiti lontani tra loro mi gratifica e così ho sviluppato questa idea, in fondo anche gli individui possono, a grandi linee, venir posti in grossolane categorie comuni, accomunati da tratti della personalità e/o ruolo ricoperto nella società.

domenica 10 maggio 2015

LITTLE SHOP OF COMICS (capitolo finale)

BAD BOYS

La seconda ondata dell'Invasione, ormai non piu' semplicemente un evento episodico  ma semmai un  lento ed inesorabile processo di colonizzazione, si riconosce per aver abbandonato i romanticismi lirici o le velleita’ letterarie di Sandman o Watchmen, a favore dell’utilizzzo di storie raccontate con un linguaggio piu' crudo  e diretto, e lo sviluppo di temi trattati che oltrepassano abbondantemente qualunque limite avesse a suo tempo fissato il Comic Code.  Sotto l'egida delle sue collane piu' mature, le tre grandi case di produzione fumettistica, spiazzano il mercato con i suoi colpi piu' bassi e politically incorrect.

domenica 3 maggio 2015

LITTLE SHOP OF COMICS (parte quarta)

LE MERAVIGLIE

Marvels!
Come Flex Metallo  e' stato per la DC comics  tra le altre cose, anche una una splendida e nostalgica cavalcata nella sua storia editoriale, cosi’ fu per la rivale Marvel la miniserie  “Marvels!”, pubblicata nel 1994 , in cui lo scrittore Kurt Busiek, utilizzando come io narrante il fotografo Phil Sheldon, in un cambio di prospettiva gia' sperimentato nel suo capolavoro Astro City,  segue passo dopo passo, fotogramma per fotogramma, tutti gli episodi piu’ significativi della storia  dei supereroi della casa delle idee, fin dalle loro prime apparizioni in pubblico nel 1939 (nel caso specifico la torcia umana originale), fino al 1974 con la morte di Gwen Stacy.