mercoledì 14 dicembre 2016

UNA (LUNGA) STORIA MUTANTE seconda parte

Grant Morrison (2001-2004)
 
All'inizio degli anni duemila, il mondo mutante subiva le conseguenze di uno boom demografico senza precedenti.
Le testate avevano continuato a moltiplicarsi  raggiungendo il ragguardevole numero di 7 : "Uncanny X-men", "X-men", "X-force", "X-factor", "Excalibur", "X-man", a cui si era aggiunta "Generation-X" di Lobdell/Bachalo ennesima variazione sul tema "scuola-per-superdotati", ognuna con il suo team di personaggi, che spesso si incrociavano in estenuanti cross-over, affogando il fedele lettore in un oceano di mutazioni.
Al contrario della quantita', che sovrabbondava, era la qualita' che cominciava a latitare, mentre un pubblico sempre piu' smaliziato cominciava a reclamare nuovi stimoli.
Per gestire questa situazione magmatica, venne chiamato colui che della qualita' aveva fatto il suo marchio di fabbrica : quel Grant Morrison, che aveva ringiovanito vecchie glorie come la Doom Patrol in casa D.C.
Egli riusci' in soli 40 numeri dei suoi "NewX-men" a soddisfare sia gli affamati di novita', sia gli ultraconservatori.
Il suo tocco magico, tra classicismo ed innovazione, rinvigori' l'UM (Universo Mutante)  preparandolo alle sfide degli anni duemila.
Introduce il personaggio di Cassanda Nova, sorella di Xavier e sua antagonista fin da dentro l'utero materno. I tentativi di distruggerla, sono destinati a fallimento, perche' i suoi poteri mentali le consentono ogni volta di crearsi un nuovo corpo. L'odio per il fratello la portera' ad annientare  ogni cosa egli ami, ad esempio l'isola di Genosha, vero simbolo del sogno di Xavier di trovare per i propri pupilli un oasi di pace ed indipendenza.