Incipit
Gli eschimesi che non consumano vegetali ottengono la vitC (e altre) consumando il fegato crudo di foche e cetacei e probabilmente sostituiscono l'effetto delle fibre vegetali con il consumo in toto delle prede comprese parti sostanzialmente indigeribili (tendini, cartilagini). Tra loro e le diete vegane di alcuni popoli dell'India c'è un abisso che dimostra la nostra adattabilità alimentare.
Questo breve preambolo un po' personale mi serve per parlare di altri Carnivori, quelli con la C maiuscola, quelli che definiamo così per convenzione tassonomica motivata, nel senso che hanno adattamenti di base atti alla predazione ed al consumo di carne ma, nel tempo, l'evoluzione ha portato alcuni di loro ad allontanarsi dal piano primario. I felini, lupi e cani, orsi, donnole e affini, procioni e affini, le moffette americane, le manguste, le foche e le otarie sono parenti. Discendono da comuni progenitori poco definiti, i Miacidi, che svilupparono una dentatura specializzata alla predazione: canini affilati ma soprattutto carnassiali ben sviluppati, i cosiddetti denti ferini (il primo molare inferiore ed il quarto premolare superiore). Tutti i loro discendenti, anche quelli che hanno receduto, parzialmente o completamente, da una dieta prettamente carnea mantengono, almeno vestigialmente, questa caratteristica.
Storia naturale dei carnivori e dei.... Carnivori
-inciso: le otarie si distinguono dalle vere foche per avere delle piccole orecchie esterne e perché riescono a rigirare in avanti le pinne posteriori e quindi operare una sorta di camminata a 4 zampe laddove le vere foche sembrano degli enormi vermoni quando si spostano sulla terraferma; gli spettacoli con le foche nei circhi e nelle piscine sono spettacoli con...otarie-
La seconda di Eusmilus, antico Carnivoro basale, che presenta analogo sviluppo della dentatura, in modo totalmente indipendente da quello dei Barburofelidi
Il leone odierno è quello africano (anche se esiste una poco conosciuta e numericamente esigua sottospecie indiana) ma non è sempre stato così. I nostri antenati ebbero il loro da fare con i grossi leoni delle caverne europei ed nelle americhe è vissuto, più o meno nello stesso periodo, il più grosso di tutti i felidi, Panthera Atrox. Una sorta di leone gigante senza criniera, molto più alto dei sui parenti africani, coevo degli smilodonti americani e degli orsi corridori. Un bel trittico; tutti estinti nella grande scomparsa della megafauna del periodo quaternario.
Quelli Pentiti...
Anche se sono Carnivori con la maiuscola, alcuni di loro hanno rinnegato i loro avi, sposando il vegetarianesimo. Il più famoso di costoro é un orso: il panda gigante. Animale iconico per antonomasia, si nutre solo di germogli di bambù, dieta che sarebbe ristretta anche per un erbivoro di lungo corso. Questo adattamento é stato così estremo che il pandone ha sviluppato un falso pollice che gli facilita la prensione del ciboAltro pentito è il panda rosso. Ora si pensa non siano parenti i due panda. Il più grosso è un'orso, il più piccolo non si sa bene dove metterlo. All'inizio lo si è posto tra i procionidi, ora gli si è creata una famiglia ad hoc, cosa che si fa per tagliare la testa al toro quando non ci si trova d'accordo. Comunque se si dovesse costruire artificialmente un animale fuori scala in quanto a carineria, costui sarebbe identico al minore dei panda:
Tra i pentiti può starci anche il cercoletto o Kinkajou. Un procionide del sud-America che si nutre per il 90% di frutta e per il restante di fiori e foglie. Ha coda prensile, cosa rara tra i Carnivori, ed in cattività è molto longevo. Il suo aspetto strano e difficilmente qualificabile (sembra una via di mezzo tra una scimmietta e una tupaia) lo ha reso desiderabile come animale domestico e, benché il suo commercio sia proibito, Paris Hilton ne ha uno.
Quelli proprio strani. Per primo qui ci mettiamo il Fossa, Criptoprocta ferox (nomen omen). L'unico Carnivoro del Madagascar. I suoi avi sono rimasti intrappolati in quest'isola piena di lemuri molti milioni di anni fa; per questo il Fossa é sempre incazzato ed ha attribuito ai lemuri la colpa dell'isolamento dal resto del mondo ed ha deciso di provare a mangiarseli tutti ;-)
Poi ci mettiamo il cane procione. In Giappone è un'animale del mito, chiamato Tanuki. La sua caratteristica di avere testicoli particolarmente sviluppati viene esagerata in modo scherzoso nelle sue rappresentazioni. É un canide poco aggressivo che va in letargo e spesso si finge morto se aggredito. Un animale strano che sembra un mix tra un procione ed una volpe:
Terzo classificato il Crisocione, una mansueta volpe sui trampoli. É alta al garrese fino ad 82 cm, come un alano, ma molto più esile. Ha spesso un'espressione strana nelle foto, molto contemplativa, quasi triste.
Quarto posto per lo Speoto, piccolo canide sudamericano che rassomiglia superficialmente ad un meticcio venuto male. È un attivo cacciatore di piccoli animali e, quando si muove in gruppo (a me é capitato di osservarlo allo zoo di Parigi) sembra di vedere una muta di botoli
Quinto gradino per l'Olinguito. É il più piccolo procionide vivente, non arrivando a pesare un chilogrammo da adulto. É anche stato individuato come nuova specie solo nel 2013 sebbene fosse conosciuto dagli abitanti delle zone presso quelle in cui l'animalino vive e i riproduce (fitte foreste del sudamerica). É "born to be pet", se ne addomesticano qualche esemplare e lo riproducono in cattività lo facciamo diventare l'animalino da compagnia del terzo millennio:
Ultimo il Binturong. É il più grosso dei viverridi. Non è facile farne una descrizione, anche perché i viverridi stessi non sono conosciuti in occidente e lui è il più strano di tutti. In inglese è talora chiamato bearcat, che un po' rende l'idea. Arboricolo e prevalentemente frugivoro, non disdegna di predare piccoli animali se ne ha occasione. Questo comunque è un binturong:
Special mention: il Ghiottone. Per una questione affettiva visto che il wolverine presta nome e carattere ad uno dei personaggi Marvel più amati. É comunque il più grosso ed aggressivo dei mustelidi terrestri, mangia tutto quello che può e uccide tutto quello che riesce ad uccidere. Il nome scientifico della sottospecie europea è significativo: Gulo gulo gulo = tre volte ghiotto (se però un dotato signore di colore vi insegue gridando "gulo!gulo!gulo!", sappiate che è improbabile che costui sia un naturalista entusiasta :-)
L'angolo del nerd
Visto che parliamo di Carnivori ed anche di carnivori, se siete anche solo vagamente nerd vi sarete certo chiesti: "ma il morso? L'atto finale che finalizza l'evento predatorio... chi ce l'ha più forte? É possibile fare inferenze su quello di animali estinti?". Posto che anche voi vi facciate tali domande e che esse abbiano un peso importante nell'economia delle vostre giornate, sappiate che esiste almeno un lavoro scientifico che si è interrogato in tal senso. Questi ricercatori (mica bimbominkia!) hanno estrapolato un parametro, il BFQ (bite force quotient) che misura la forza del morso rapportata alla massa corporea, per fare confronti tra specie di dimensioni diverse. Alla fine del paragrafetto metto il link al lavoro ma qui vi faccio un sunto:- I risultati si basano su una modellizzazione basata sui crani e sullo spessore delle inserzioni muscolari che risultano da questi e quindi non sono risultati "in vivo" (anche perché non é sempre facile convincere un animale a mordere un sensore con il massimo della propria forza), ma, basandosi su parametri scheletrici, permettono di inferire risultati su specie estinte di cui si disponga di crani fossilizzati;
- I canidi hanno mediamente un BFQ maggiore dei felidi, questo in parte è dovuto al fatto che, nel confronto con questi ultimi, tendono ad avere una testa di dimensioni maggiori rispetto alla massa corporea;
- Tra i canidi le specie che uccidono prede di maggiori dimensioni tendono ad avere un BFQ maggiore, a prescindere dal fatto che la caccia sia sociale. Per cui il record tra i canidi lo detiene il Licaone, che non lo penseresti a guardarlo, mentre gli animali solitari ed opportunisti come il Coyote, che caccia prede di piccole dimensioni, hanno un BFQ basso.
- Tra i viventi il record spetta al Diavolo di Tasmania, ed i marsupiali hanno un valore di BFQ superiore ai placentati, forse lo sviluppo cerebrale più che raddoppiato, di questi ultimi, sottrae spazio utile ad inserzioni dei muscoli di adduzione delle mascelle;
- Le iene che, come osteofaghe, si pensava avessero, un BFQ ai valori più alti sono invece superate da specie affatto osteofaghe. Il loro adattamento in tal senso non consisterebbe quindi in una maggior potenza assoluta del morso ma nell'avere strutture craniche in grado di sopportare la massima espressione della forza prensoria a livello dei carnassiali;
- Sulla base dei parametri considerati il record tra i canidi lo detiene l'estinto Canis dirus che, per inferenza, era probabilmente un cacciatore sociale di prede di grande mole, mentre il valore più alto in assoluto lo registrerebbe il meraviglioso marsupiale australiano estinto Thylacoleo;
- I carnivori con l'ipertrofia dei canini mostrano un BFQ più ridotto, ciò potrebbe essere relativo ad una modalità diversa del morso, senza la necessità di serrare forte le mascelle dopo la prensione e, vista la possente muscolatura del collo di questi animali specializzati, anche una partecipazione di gruppi muscolari esterni al capo nell'atto di impalare la preda.
Bite club: comparative bite force in big biting mammals and the prediction of predatory behaviour in fossil taxa
-inciso: Thylacoleo é un esempio di "famolo strano". Un predatore delle dimensioni di un leopardo con incisivi (e non canini! Tipo il Nosferatu cinematografico) atti a vulnerare la preda e dotato di una singola ed ininterrotta lama dentaria posteriore robustissima.
Chiosa
Per quanto io abbia scelto di non cibarmi di carne, nutro, se non si fosse capito, una particolare predilezione per i Carnivori ed anche per i carnivori di vari gruppi animali (rapaci tra gli uccelli, squali tra i pesci). Non so perché ci sia questa strana bivalenza in me, é come se una suora amasse i film porno ;-) Artigli, denti, armi di offesa in generale mi affascinano, tanto più quanto sono associati a musetti baffuti, pelo morbido ed occhi luminosi. Sì, perché la lunga storia evolutiva dei Carnivori ci ha portati anche a questo, a creature che uniscono un potenziale di morte ad una evidente bellezza, talora notevolissima. Questi due aspetti si ritrovano in particolar modo, a mio parere nei felidi, e, più di tutti nella Tigre......e in Betty
Molto interessante!!
RispondiEliminaAvevo letto che ancora non si è sucurissimi sull'utilizzo deglu scomodissimi (ma evidentemente fondamentali) denti a sciabola.
Si. Ho letto di tutto. Dall'Ipotesi che servissero per impalare le prede e lasciarle morire dissanguate a quella che la lunghezza dei canini consentisse loro di dislocare, con un morso dorsale, le vertebre cervicali; invece i grossi felini odierni cercano, almeno sulle prede di dimensione adeguata, un morso ventrale che soffoca letteralmente la preda.
RispondiEliminaApprezzo e rispetto tantissimo lo sforzo immane e la profonda cultura che trasuda da ogni riga.
RispondiEliminaLo sai, non ti seguo del tutto su questi temi, come probabilmente tu sui miei, specifici e unfilino troppo didattici, ma ci provo , mi sforzo e in fondo ci arrivo, giuro.
E ti amo uguale.
Virtualmente s'intende.
Anch'io prox un post peso!!
Sisisi:)
Ottimo post che covava nell'ombra da qualche mese... come un carnivoro! Complimenti Robo! Ed ora aspetto anche Stefano che ha una cosa veramente bella bel cassetto (confesso.. ho sbirciato).
RispondiEliminaSiete gentili. Chiarisco che non sono un esperto ma un curioso. Queste cose mi piacciono ed ho una cultura che é un po' tipo un rumore di fondo e che sta alla base di certe affermazioni che faccio e che spero si capisca sono farina del mio sacco. Poi su questa rete poggio i dati che trovo per completarla. E mi tocca studiare. Non vedo l'ora di leggere il post di Stefano. L'ho visto tra le bozze ma non sbircio e il titolo mi intriga.
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