domenica 5 aprile 2020

Psicorrea virale

by Robo

Inizio
Tigro, a dispetto del nome, era sempre stato un gatto placido e tranquillo. Ma quella volta no. Lo aveva aggredito, come non lo riconoscesse più, tanto che dovette rinchiuderlo, in fretta e furia, nella camera degli ospiti lasciandogli il sacco delle crocchette tutto intero.
L'inaspettata furia felina gli aveva procurato dei graffi profondi sulla mano sinistra, ma l'incazzatura gli passò mentre si disinfettava, e che cazzo...era il suo gatto e poi di graffi ne aveva avuti tanti nella vita.
Quando si riavvicinò alla porta per chiamarlo sentì un rumore profondo, vibrante, appena percettibile. Un ringhio.
Chiuse la porta a chiave che sua figlia avrebbe aperto sicuramente e poi tornò al lavoro che già era tardi.
Mentre organizzava i file delle richieste di reagenti per il laboratorio si concesse una capatina su Facebook per vedere se c'erano cose nuove. Il circolo dei divorziati, i 2-3 amici veri, le "amiche" interessanti, il supervisore testa di cazzo, etc.
I contatti erano parecchi come l'inutilità che scorreva assieme allo scrolling ma fu colpito da una richiesta di aiuto: il gatto di un'amica era come impazzito. Supernutrito (si capiva da una foto), normalmente bonaccione, l'aveva assalita alle gambe e lei era fuggita di casa e, ora che era fuori senza il coraggio di rientrare, chiedeva disperatamente che fare. Qualcuno aveva già risposto dicendo di chiamare il veterinario, qualcun’altro propendeva per l’esercito. Ci sarebbe stato da ridere se non fosse che era praticamente la stessa cosa capitata a lui.