Bambini che corrono verso una luce.
Sono le storie che vogliono nascere e provare a camminare con le loro gambe per le vie del mondo.
Qualcuna incespica e cade, altre prendono il ritmo e scivolano via leggere.
Tutte, comunque, sono state create per divertirsi e divertire.
Il primo obiettivo e' gia' stato raggiunto.
Il secondo, vedremo.
P.S.
Fabio, mi spiace: la tua foto me l'han bocciata perche' i tramonti non vendono.
Pero' sei il protagonista di un racconto.
Ti basta?
sabato 20 aprile 2019
IL LIBRO
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...by Steve,
Racconti
Stefano frigieri vive a Modena dove fa L'agente di commercio nel settore farmaceutico. Scrive da sempre, ma solo da poco ha provato a farlo a livello professionale. Un suo racconto ha vinto il concorso giovane Holden come miglior racconto inedito, e questo glia ha spalancato le porte dell'editoria e gli ha permesso di pubblicare il suo primo libro. Spera non sara' anche l'ultimo.
lunedì 8 aprile 2019
Mostri
Le scimmie o primati sono le creature più simili a noi. Le scimmie sono tra gli animali più intelligenti, in particolare le scimmie antropomorfe (scimpanzé, bonobo, gorilla, oranghi, gibboni), molto molto più intelligenti di cani e gatti. Però dire scimmia a qualcuno e un'offesa mentre dire gatto a qualcuno é più un complimento.
Può darsi che ciò accada perché intuiamo una somiglianza tra noi e loro che però avvertiamo come degenerata: i loro versi sono acuti e sguaiati, l'andatura bipede é insicura, la pelliccia lascia esposte zone come le natiche che non sono certo eleganti, il muso senza mento e con cranio più piccolo ci indica delle mancanze anatomiche. Ciò accade tanto più ci spostiamo verso le scimmie che ci sono più apparentate: se un saimiri o un uistitì
sono simpatiche scimmiette che nella nostra categorizzazione stanno ancora tra gli animali senza se e senza ma, uno scimpanzé é una versione rozza ed abbruttita di un'uomo. Non é proprio un'animale, è un qualcosa che ci ricorda (almeno ricorda a qualcuno di noi) come potremmo essere se fossimo privati in parte delle caratteristiche fisiche e mentali che ci definiscono umani. Certo sugli alberi un orango di 100 kg sa essere dinamico ed elegante e un gibbone brachia tra i rami a 50 chilometri all'ora, ma é al suolo che facciamo le nostre valutazioni.
Può darsi che ciò accada perché intuiamo una somiglianza tra noi e loro che però avvertiamo come degenerata: i loro versi sono acuti e sguaiati, l'andatura bipede é insicura, la pelliccia lascia esposte zone come le natiche che non sono certo eleganti, il muso senza mento e con cranio più piccolo ci indica delle mancanze anatomiche. Ciò accade tanto più ci spostiamo verso le scimmie che ci sono più apparentate: se un saimiri o un uistitì
sono simpatiche scimmiette che nella nostra categorizzazione stanno ancora tra gli animali senza se e senza ma, uno scimpanzé é una versione rozza ed abbruttita di un'uomo. Non é proprio un'animale, è un qualcosa che ci ricorda (almeno ricorda a qualcuno di noi) come potremmo essere se fossimo privati in parte delle caratteristiche fisiche e mentali che ci definiscono umani. Certo sugli alberi un orango di 100 kg sa essere dinamico ed elegante e un gibbone brachia tra i rami a 50 chilometri all'ora, ma é al suolo che facciamo le nostre valutazioni.
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