mercoledì 23 marzo 2016
BOR Capitolo 3 "Bor"
Erano quasi le sei e mezza di sera. Matteo ed io avremmo dovuto essere a casa a lavorare sulla ricerca sulle dicotiledoni per la Bargossi, la temibile insegnante di matematica e scienze naturali della sezione F della scuola media di Villafranca. Ed invece stavamo lì, fermi, affiancati sulle nostre bici, a poche pedalate dall’incrocio della Borra, un segno geometrico sulla mappa della campagna forlivese nella frazione di Branzolino.
La nostra investigazione sulle attività della sera precedente, probabilmente un rito misterioso, empio e sacrilego, era intralciata dalla presenza sul luogo di un estraneo e non sapevamo come procedere.
lunedì 21 marzo 2016
BOR Capitolo 2 Il Curvone di Valentini
La via XIII Novembre nasce dal centro di Roncadello, passa sotto il ponte della autostrada e punta verso Ravenna in un percorso che è più o meno parallelo alla via Minarda.
Poche centinaia di metri più avanti raggiunge e supera un gruppo di case residenziali.
Da quel punto non ci sono più lampioni ai lati della strada ed inizia la campagna vera e propria, la periferia agricola roncadellese. Da un lato, fino al canale, l'estesa area coltivata a pere (la pirera di Ricci) e dall’altro le case coloniche ed i loro appezzamenti.
domenica 20 marzo 2016
mercoledì 16 marzo 2016
WUXIA - PARTE DUE (filmografia essenziale)
Dreadful melody (2004) New dragon gate inn (1992) Bride with white hair (1993)
Zu warriors (1993) Crouching tiger..(2000) Ashes of time (1994)
Seven swords (2005) Painted skin (2008) The lost bladesman (2011)
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Wuxia
Stefano frigieri vive a Modena dove fa L'agente di commercio nel settore farmaceutico. Scrive da sempre, ma solo da poco ha provato a farlo a livello professionale. Un suo racconto ha vinto il concorso giovane Holden come miglior racconto inedito, e questo glia ha spalancato le porte dell'editoria e gli ha permesso di pubblicare il suo primo libro. Spera non sara' anche l'ultimo.
IL WUXIA (e l'arte della manutenzione della fantasia)
PARTE PRIMA (la storia)
Sono gli eroi senza macchia e senza esitazioni protagonisti di mille novelle, simboli di inarrivabile perfezione etica e fisica (in fondo i progenitori dei moderni supereroi), la personificazione della purezza e del coraggio al di la di ogni ragionevole dubbio, veri e propri punti di riferimento per l'immaginario collettivo, per ogni eta', area geografica o livello culturale.
Il bimbo cerca di emulare (e' nella sua natura), mentre l'adulto si accontenta di fragili letture, piccole oasi di sereno abbandono, distanti dalle monotone abitudini del vivere quotidiano.
Armature scintillanti e spade di fuoco, imprese epiche e sfide impossibili. tutto quello che nel tempo ha dato origine al prolifico e redditizio filone del fantasy.
Questi alcuni degli storici protagonisti:
Cu Chulainn dalla verde Irlanda, figlio di dei e difensore della propria terra;
Beowful, eroe nordico protagonista di uno dei piu' antichi poemi in prosa della storia, celebrato in molteplici film, romanzi e fumetti, insieme alla sua nemesi, il mostro Grendel;
il paladino di Francia Orlando;
Gilgamesh eroe mesopotamico;
El Cid Campeador, terrore dei mori e patriota leggendario;
il sovrano inglese Artu', con la sua poliedrica corte di amori scellerati e lotte fratricide.
Alcuni di loro, fortemente radicati nella cultura cattolica del proprio tempo, ne diventano vere e proprie incarnazioni nella millenaria lotta contro l'infedele, e le loro imprese sono spesso cariche di simbolismi religiosi (ancor oggi ad il Santo Graal e' oggetto inafferrabile, sacro e misterioso).
Questo filo rosso (rosso come il sangue, come il coraggio), attraversa il mondo aristocratico europeo (pieno di racconti di nobili eroi assetati di sangue di drago, re e regine, principi e principesse), fino ad arrivare in estremo oriente, dove il racconto epico, si dipana in ambientazioni decisamente piu' popolari e vicine al lettore medio a cui si rivolge.
Il cavaliere errante si toglie l'armatura, e indossa una piu' pratica veste di tessuto: e'
la figura del guerriero solitario, del monaco asceta, del discepolo di arti marziali.
I protagonisti delle novelle wuxia che ne raccontano le gesta, nascono e crescono in ambiente popolare (invece in occidente il villano e' piu' spesso celebrato per le sue doti intellettive, piuttosto che fisiche o morali).
La loro eccezionalità e' la diretta conseguenza di anni di duro apprendimento delle arti marziali (che erano originariamente confinate nei monasteri come pratica per la ricerca di equilibrio interiore), o dell'essere riusciti tramite la meditazione a padroneggiare il proprio "qi" od energia interna, tanto da usarla come arma.
E' spesso piu' una faccenda spirituale che fisica.
Tanto che alcuni di loro, alla fine del loro percorso iniziatico trascendono ogni dimensione umana, fino a diventare figure semi divine, i cosiddetti Immortali della tradizione taoista.
Nulla di magico percio', nulla che nasca al di fuori della sfera umana, trasmettendo il messaggio che ognuno di noi puo' diventare un eroe, senza avere obbligatoriamente nobili origini, fortunosi incontri con talismani dagli immensi poteri, o, piu' recentemente, essere trasformati dall'esposizione a materiali radioattivi.
In realta' i protagonisti dei wuxia, raramente usano mezzi di trasporto che non
siano le proprie gambe (d'altronde visto che all'occorrenza possono anche volare, non ne hanno un particolare bisogno), e sopperiscono alle proprie ristrettezze economiche con una grande e ricca forza interiore.
In ogni sua manifestazione il wuxia fonde perfettamente due aspetti drammaturgici del
componimento epico : l'epopea gloriosa del romanzo cavalleresco, e la tragedia catartica
del dramma elisabettiano.
Non fermiamoci alle apparenze : il wuxia per la Cina (esattamente come le storie dei samurai per il Giappone) e' una faccenda dannatamente seria, che, al di la dell'esaltazione e della spettacolarizzazione della fisicita' dei combattimenti, tratta piu' profondamente dei valori imprescindibili della societa' cinese : onore, rispetto, lealta', sacrificio.
I pilastri fondanti della cultura confuciana (per il suo aspetto sociologico), e taoista (per quello spirituale).
L'eroe incarna il concetto di rettitudine (rappresentata dalla parola "Yi"), e ne diventa la rappresentazione più' concreta.
Spesso di umili origini (a differenza del Giappone, dove l'uso della spada era ad appannaggio esclusivo dei samurai, in Cina chiunque poteva tenerne una), si oppone al governo corrotto ed ai suoi funzionari (una frequente realta' per la Cina di quel periodo), come ad esempio l'eunuco di corte con tutta la sua carica di ambiguità morale e sessuale, per vendicare i torti subiti, anche a costo della vita.
Racconti con una forte componente educativa e morale, dove il nucleo pulsante e' la ricerca (della vendetta, della sacra spada), il viaggio, spesso piu' interiore che effettivo, sublimato dall'estremo sacrificio dell'eroe, in un raggiungimento della propria realizzazione (spirituale e morale), anche attraverso sangue e dolore.
Un vero e proprio percorso iniziatico.
Durante gli anni venti venne duramente osteggiato dal governo perche' esaltava la
violenza e l'individualismo, tradendo gli ideali confuciani di unita' e collettivismo sociale (spesso infatti l'eroe compie la sua impresa da solo contro tutti), ma riprese vigore dopo la fine della seconda guerra mondiale, merito soprattutto, negli gli anni cinquanta, dell'opera di Jin Yong (suo e' l'unico romanzo del genere tradotto in Italia : "La volpe volante della montagna innevata", insieme al classico " I briganti", splendidamente riadattato a fumetti da Magnus).
Ma e' con il cinema che il genere wuxia ha avuto la sua diffusione maggiore.
"Il genere umano non puo' sopportare troppa realta'"
T.S.Eliot
Le dame, i cavalier, l'arme e gli amori..
Esiste un fil rouge che attraversa le culture popolari di tutto il mondo e collega in un
abbraccio globalizzato miti e leggende dalle piu' disparate origini.Sono gli eroi senza macchia e senza esitazioni protagonisti di mille novelle, simboli di inarrivabile perfezione etica e fisica (in fondo i progenitori dei moderni supereroi), la personificazione della purezza e del coraggio al di la di ogni ragionevole dubbio, veri e propri punti di riferimento per l'immaginario collettivo, per ogni eta', area geografica o livello culturale.
Il bimbo cerca di emulare (e' nella sua natura), mentre l'adulto si accontenta di fragili letture, piccole oasi di sereno abbandono, distanti dalle monotone abitudini del vivere quotidiano.
Armature scintillanti e spade di fuoco, imprese epiche e sfide impossibili. tutto quello che nel tempo ha dato origine al prolifico e redditizio filone del fantasy.
Questi alcuni degli storici protagonisti:
Cu Chulainn dalla verde Irlanda, figlio di dei e difensore della propria terra;
Beowful, eroe nordico protagonista di uno dei piu' antichi poemi in prosa della storia, celebrato in molteplici film, romanzi e fumetti, insieme alla sua nemesi, il mostro Grendel;
il paladino di Francia Orlando;
Gilgamesh eroe mesopotamico;
El Cid Campeador, terrore dei mori e patriota leggendario;
il sovrano inglese Artu', con la sua poliedrica corte di amori scellerati e lotte fratricide.
Alcuni di loro, fortemente radicati nella cultura cattolica del proprio tempo, ne diventano vere e proprie incarnazioni nella millenaria lotta contro l'infedele, e le loro imprese sono spesso cariche di simbolismi religiosi (ancor oggi ad il Santo Graal e' oggetto inafferrabile, sacro e misterioso).
Questo filo rosso (rosso come il sangue, come il coraggio), attraversa il mondo aristocratico europeo (pieno di racconti di nobili eroi assetati di sangue di drago, re e regine, principi e principesse), fino ad arrivare in estremo oriente, dove il racconto epico, si dipana in ambientazioni decisamente piu' popolari e vicine al lettore medio a cui si rivolge.
I protagonisti delle novelle wuxia che ne raccontano le gesta, nascono e crescono in ambiente popolare (invece in occidente il villano e' piu' spesso celebrato per le sue doti intellettive, piuttosto che fisiche o morali).
La loro eccezionalità e' la diretta conseguenza di anni di duro apprendimento delle arti marziali (che erano originariamente confinate nei monasteri come pratica per la ricerca di equilibrio interiore), o dell'essere riusciti tramite la meditazione a padroneggiare il proprio "qi" od energia interna, tanto da usarla come arma.
E' spesso piu' una faccenda spirituale che fisica.
Tanto che alcuni di loro, alla fine del loro percorso iniziatico trascendono ogni dimensione umana, fino a diventare figure semi divine, i cosiddetti Immortali della tradizione taoista.
Nulla di magico percio', nulla che nasca al di fuori della sfera umana, trasmettendo il messaggio che ognuno di noi puo' diventare un eroe, senza avere obbligatoriamente nobili origini, fortunosi incontri con talismani dagli immensi poteri, o, piu' recentemente, essere trasformati dall'esposizione a materiali radioattivi.
Un tocco di wuxia
Wu-xia e' l'unione di due parole "wu" che significa marziale, militare, e "xia" che puo'
essere tradotto come cavaliere errante.In realta' i protagonisti dei wuxia, raramente usano mezzi di trasporto che non
siano le proprie gambe (d'altronde visto che all'occorrenza possono anche volare, non ne hanno un particolare bisogno), e sopperiscono alle proprie ristrettezze economiche con una grande e ricca forza interiore.
Fenomeno culturale nato in Cina durante il periodo degli stati combattenti (dal 453 al 221 a.c.), inizialmente solo in ambito letterario (il cosiddetto wuxia xiaoshuo), coinvolgendo poi ogni forma di intrattenimento popolare, fino ad arrivare alla sua consacrazione definitiva come fenomeno di massa verso la meta' del secolo scorso, con il filone cinematografico delle pellicole wuxia pian.
Non fermiamoci alle apparenze : il wuxia per la Cina (esattamente come le storie dei samurai per il Giappone) e' una faccenda dannatamente seria, che, al di la dell'esaltazione e della spettacolarizzazione della fisicita' dei combattimenti, tratta piu' profondamente dei valori imprescindibili della societa' cinese : onore, rispetto, lealta', sacrificio.
I pilastri fondanti della cultura confuciana (per il suo aspetto sociologico), e taoista (per quello spirituale).
L'eroe incarna il concetto di rettitudine (rappresentata dalla parola "Yi"), e ne diventa la rappresentazione più' concreta.
Spesso di umili origini (a differenza del Giappone, dove l'uso della spada era ad appannaggio esclusivo dei samurai, in Cina chiunque poteva tenerne una), si oppone al governo corrotto ed ai suoi funzionari (una frequente realta' per la Cina di quel periodo), come ad esempio l'eunuco di corte con tutta la sua carica di ambiguità morale e sessuale, per vendicare i torti subiti, anche a costo della vita.
Racconti con una forte componente educativa e morale, dove il nucleo pulsante e' la ricerca (della vendetta, della sacra spada), il viaggio, spesso piu' interiore che effettivo, sublimato dall'estremo sacrificio dell'eroe, in un raggiungimento della propria realizzazione (spirituale e morale), anche attraverso sangue e dolore.
Un vero e proprio percorso iniziatico.
Il genere wuxia prende origine da una forma di letteratura in voga durante la dinastia Tang, e cioe' piccoli racconti popolari intrisi di elementi soprannaturali con una morale finale (un po' le nostre favole) denominati chuanqi, da cui nascono alcune varianti come il gong 'an (dectective story, che hanno il loro esempio piu' famoso dei casi del Giudice Dee), gli yinzi'er (racconti fantastici, ai confini della realta'), e i tie qi'er (le avventure dei cavalieri erranti).
violenza e l'individualismo, tradendo gli ideali confuciani di unita' e collettivismo sociale (spesso infatti l'eroe compie la sua impresa da solo contro tutti), ma riprese vigore dopo la fine della seconda guerra mondiale, merito soprattutto, negli gli anni cinquanta, dell'opera di Jin Yong (suo e' l'unico romanzo del genere tradotto in Italia : "La volpe volante della montagna innevata", insieme al classico " I briganti", splendidamente riadattato a fumetti da Magnus).
Ma e' con il cinema che il genere wuxia ha avuto la sua diffusione maggiore.
Etichette:
...by Steve,
Cinema,
Wuxia
Stefano frigieri vive a Modena dove fa L'agente di commercio nel settore farmaceutico. Scrive da sempre, ma solo da poco ha provato a farlo a livello professionale. Un suo racconto ha vinto il concorso giovane Holden come miglior racconto inedito, e questo glia ha spalancato le porte dell'editoria e gli ha permesso di pubblicare il suo primo libro. Spera non sara' anche l'ultimo.
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