giovedì 25 agosto 2022

Legs! (Seconda parte)

 By Robo

Prosegue da: Legs! (Prima parte)
 
 
 I serpenti sono le star tra i rettili che hanno perso le gambe ma in realtà non sono gli unici, vari gruppi di squamati hanno abbandonato gli arti e si distinguono dai serpenti per una o più caratteristiche tipo la presenza di palpebre, la lingua non biforcuta o i fori dei condotti uditivi (i serpenti non li hanno, sono sordi)
 

In Italia c'é l'orbettino (Anguis fragilis). É parente delle lucertole e come queste ultime ha le palpebre che i serpenti invece non hanno. Per salvarsi la vita può lasciare la coda, che conta per più della metà della lunghezza, ad un eventuale aggressore. Relativamente vicina all'orbettino é la south California legless lizard (sotto)

 

Vi sono anche specie di sauri senza arti più vicine ai gechi che alle lucertole e che condividono con questi ultimi la capacità di emettere vocalizzazioni, mentre invece i serpenti sono muti e soffiano. 

 

 

Sotto una specie di geco-senza-gambe il cui capo assomiglia, del tutto casualmente, a quello di un piccolo coccodrillo 


Un'altro gruppo di rettili che hanno perso le gambe é quello delle anfisbene; scavatrici e cacciatrici, sono squamati davvero strani:

 


Qualche specie conserva esili zampe anteriori che le danno un aspetto inusuale

 


Anche tra gli avi comuni di mammiferi e rettili, cioè gli anfibi, c'é qualcuno che ha perso le gambe, dopo averle acquistate, perché non gli servivano più: 

 

1. La greater siren (Siren lacertina) in realtà ha ancora due piccoli arti anteriori funzionali ma molti suoi parenti stretti li hanno persi del tutto assumendo un aspetto serpentiforme. Sono parenti delle salamandre


2. Le cecilie (ord. Apodi), che non derivano tale nome in onore di qualche figura femminile ma dal latino caecus, anche se cieche del tutto non sono. 

Sono cacciattrici sotterranee o acquatiche e le più grandi mangiano anche topini e piccole lucertole. Alcune di loro sono vivipare, ossia non depongono uova ma partoriscono piccole cecilie nutrite dalla madre con la propria pelle che si arricchisce di lipidi e proteine dopo il parto. I nuovi nati la grattano con i denti e crescono velocemente; che io sappia é una modalità unica in natura, come se un neonato umano si mangiasse brandelli della mamma...

Sotto due primi piani, uno più inquietante dell'altro, di specie del gruppo:




Le cecilie sono animali strani ma la specie Atretochoana Eiselti secondo me le batte tutte. Innanzitutto é l'unica senza polmoni e uno dei più grandi tra gli anfibi che riescono a farne a meno svolgendo gli scambi respiratori solo attraverso la cute. La chiamano penis snake, giudicate voi…
 





E i mammiferi? La selezione naturale ha agito sulle gambe ma al massimo per la trasformazione in pinne; anche in mammiferi altamente modificati come i cetacei le ossa del bacino non sono scomparse, sono ancora presenti seppure vestigiali

In altri casi la selezione naturale ha agito nella direzione di aumentare il numero di arti ma far crescere una o due braccia in più in un mammifero é operazione molto complessa, bisogna che si duplichino dei geni particolari chiamati HOX che determinano dove-cresce-cosa. 

Queste duplicazioni sono state il motore della biodiversità biologica ma, una volta giunti ad animali complessi come i vertebrati, è più probabile che una mutazione così fondamentale si trasformi in un disastro.

Meglio allora usare qualcosa che già é presente: la coda. 

La coda é una struttura prettamente muscolare che può svolgere diverse funzioni tra cui quella di segnalare stati d'animo del portatore, ma non ci vuole tanto a trasformarla in organo prensile che ti lascia libere le braccia mentre, appeso, cerchi il cibo o lo consumi. É così che fanno, tra gli altri, il formichiere arboricolo tamandua

 

e il cercoletto (parente del procione)

 


Il massimo livello però é stato raggiunto da un gruppo di primati del nuovo mondo: le scimmie ragno del Sudamerica 

 

 

L'estremità della coda ha una zona glabra che esercita una forte presa sulla corteccia, inoltre gli studiosi affermano che queste scimmie hanno una precisa rappresentazione cerebrale dei sensori di pressione di quella zona. In pratica nel loro homunculus talamico o, in questo caso, simiancula, la coda é ben rappresentata. É, in tutto e per tutto, un vero quinto arto.



...e questo è l'homunculus talamico

 

 Nella riduzione degli arti ha operato anche la selezione artificiale, riuscendo, se non a far scomparire le gambe, almeno a ridurle. O per ragioni pratiche (cani da tana) o estetiche. 

Di seguito un Welsh Corgi, il gamba corta ufficiale di Elisabetta II



Tra le mucche la razza a gamba più corta é la Dexter cattle irlandese; non ho idea perché sia stata selezionata così...

 


Tra i gatti il più corto di gamba é il munchkin, una selezione relativamente recente:



Ma in natura di mammiferi completamente senza gambe, e loro derivazioni, non ce n'è. Eppure molti gruppi, indipendentemente tra loro, hanno adottato una stile di vita sotterraneo ma gli arti sono rimasti, anche in quelli che scavano con i denti, come l'eterocefalo glabro 

 

Probabilmente ha a che fare con la presenza delle cure parentali: per scavare tane capienti in cui partorire e nutrire i piccoli, spostare i detriti  e non, semplicemente, muoversi nel sottosuolo, ci vogliono vanghe biologiche. Le talpe dorate hanno addirittura perso gli occhi ma hanno mantenuto le zampe, corte, ma le hanno ancora 

 

C'é qualche prova mooolto indiretta di possibile mancanza di gambe per un antico parente scavatore dei ricci (la presenza di vertebre cervicali compresse e rinforzate). In realtà non si é mai trovato uno scheletro completo e quindi l'assenza di arti resta un’ipotesi, neanche tanto probabile per alcuni. Per ora comunque lo disegnano senza gambe
 
 


Quale che sia il motivo, simil-serpenti pelosi non se ne sono mai visti... fino a marzo di quest’anno Furry Green Snake Found In Thailand - YouTube (fake?)





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