IL RE IN GIALLO
Nel 1895 un simpatico bambino pelato con i dentoni ed un lungo camicione giallo sul quale
prendevano magicamente forma i propri pensieri sgrammaticati, faceva capolino dalle pagine del New York World, (il giornale di Joseph Pulitzer, si, proprio lui). Yellow kid era il nome del bimbo, Hogan's Halley quello della striscia in cui si muoveva, Richard Outcault il suo autore.
Il primo balloon della storia del fumetto
moderno e' pronunciato da un pappagallo
proprio in una tavola della suddetta strip
nel 1896 e riporta la frase: "Sic em
towser!",
("Attaccalo cagnone!" ).
Come dire : se noi discendiamo dalle scimmie, Superman invece discende da un pennuto.
Non so a chi e' andata peggio.
In realta' l'idea di fumetto in quanto mezzo e fine per raccontare storie sequenziali nasce quasi settant'anni prima ad opera dello svizzero Topffer con i suoi sketches di vita
famigliare, o forse ancora piu' indietro con i pannelli dei cantastorie itineranti. Ma ora le storie disegnate sono finalmente alla portata di un pubblico ben più' vasto di quello delle sagre di paese.
Invece si puo' riportare come esempi di
balloon ante litteram i filatteri, cartigli usati per far pronunciare frasi bibliche a
protagonisti di rappresentazioni con fini
educativi.
livello
di scolarizzazione.
IL MAIALINO DI TEZUKA
Rane e conigli lottatori di sumo |
diciannovesimo secolo quando, tra il 1814 e il 1849
vengono pubblicati i 13 quaderni di schizzi del maestro Hokusai
(quello della"Grande Onda"), raffiguranti studi
grafici sul movimento, con
persone ed animali
colti nelle situazioni piu' bizzarre (Manga significa :"disegno senza scopo").
Mentre in America Walt Disney porta la suddetta antropormorfizzazione alla sua espressione più' artistica e matura, Tezuka, in Giappone inizia a modernizzare il concetto di manga, amalgamando mirabilmente la sua venerazione per il maestro americano con tutte le tematiche che la propria cultura gli suggeriva.
Mentre in America Walt Disney porta la suddetta antropormorfizzazione alla sua espressione più' artistica e matura, Tezuka, in Giappone inizia a modernizzare il concetto di manga, amalgamando mirabilmente la sua venerazione per il maestro americano con tutte le tematiche che la propria cultura gli suggeriva.
Il mondo del dio dei manga e' in perenne
equilibrio tra la tragedia e la commedia (e in questo rispecchia in pieno la societa'
giapponese). Spesso per riportare equilibrio
in una situazione che si
e' fatta troppo
drammatica, memore della lezione disneyana
Tezuka inserisce prontamente il suo Hyoutan Tsugi.
Questo maialino stilizzato (letteralmente
zucca rammendata), che a volte sostituisce
la testa del protagonista oppure saltella
qua e la sulla scena, sta a sottolineare che non bisogna prendere troppo sul serio cio' che sta accadendo, e che in fondo e' solo un fumetto.
LA VITA, L'UNIVERSO E TUTTO QUANTO
Nel 1914 il magnate americano William
Randolph Hearst fonda il King Features
Syndacate, ponendo in pratica le basi per il lancio ed il conseguente sviluppo di tutto il fumetto moderno, supereroistico e non.
Sulle pagine delle riviste da esso distribuite nell'arco di quasi trentanni, sono passati tutti i piu' importanti personaggi a fumetti di quel periodo glorioso : Agente x-9, Cino e
Franco, l'Uomo Mascherato, Mandrake, Flash Gordon e, soprattutto il Principe Valiant.
Si puo' tranquillamente affermare che
personaggi, storie e disegnatori nati in quegli anni hanno influenzato tutte le
generazioni future.
Ad esempio un ragazzotto di nome Jack
Kirby , che iniziava
proprio allora a
coltivare le proprie brame adolescenziali nutrendosi giornalmente di pane e
striscie, ne rimase affascinato per
sempre.
Valiant/Demon
|
Questo rapido processo evoluzionistico porta nel 1938 alla nascita del primo riconosciuto supereroe moderno : Superman.
Siamo in piena Golden Age, e i personaggi stravaganti si sprecano.
Molti supereroi all'inizio non erano per nulla super, ma spesso normali esseri umani con velleita' da giustiziere.
Nani iperpalestrati (The
Atom), ex pugili vestiti da gatto (Wildcat), ragazzotti con pistola sparapungiglioni e sciami di api addomesticate al proprio servizio (Red Bee), o addirittura massaie tracagnotte che con mantello e casseruola sulla testa, si aggiravano nei vicoli del proprio quartiere a caccia di malviventi (Ma' Hunkle aka Red Tornado).
IL FUMETTO VA ALLA GUERRA
Nel 1940 per l'America la guerra era alle porte, da qui la necessita' di concretizzare velocemente il bisogno di protezione che allora nasceva nel pubblico americano.
Sta di fatto che, come d'altronde anche molti personaggi disneyani (Paperino in testa), tutti i nuovi supereroi nati dopo Superman furono opportunamente reclutati nell'imminente guerra contro l'asse.
Che d'altronde aveva anch'essa i suoi supereroi.
Hawkman, Flash (quello con il posacenere in testa), Zio Sam della National Comics (poi DC); Submariner, Captain America, Human Torch della Timely (ventanni prima della Marvel), unirono le loro forze per combattere
Hitler, e lo avrebbero ovviamente distrutto subito se un espediente (il Fuerer viene in possesso della magica lancia di Longino con la quale impedisce a qualunque supereroe di invadere la Germania), non ne avesse opportunamente limitato la sfera d'azione.
Censura!
Negli anni del maccartismo, l'onda lunga dell'intolleranza, del bigottismo e della paura del diverso (specie se in odore di comunismo), colpisce anche il mondo di carta.
O almeno questa e' la spiegazione, data vent'anni dopo, della cancellazione della omonima testata nel 1951 dopo soli 57 numeri.
Una sexy Batgirl |
Le ragioni molto probabilmente erano legate al calo delle vendite, comunque l'espediente risulto' molto plausibile, vista l'aria che si respirava a quei tempi.
Quello che invece e' storia e' l'avvento del Comic Code Authority, che sull'onda del libro "Seduction of the innocent" dello psichiatra Fredric Wertham (la trama in sintesi : i fumetti fanno male ai giovani),
impose rigide regole etico-moralistiche alle varie testate.
In pratica niente sangue e, soprattutto, sesso, anche se ogni tanto qualcosa sfuggiva alle maglie della censura.
Anni dopo anche Stan Lee cade sotto i colpi della censura quando un suo albo di
Spiderman (il numero 67), che il ministero dell'educazione gli aveva commissionato per portare alla ribalta la piaga dell'uso degli stupefacenti, viene bloccato proprio perche' citava troppo esplicitamente il suddetto argomento (sic!).
Stan non si scompose e pubblico' l'albo in questione senza il bollino di autorizzazione.
Fu un attacco soprattutto alla EC comics che, con le proprie pubblicazioni horror, pulp e fantascientifiche, allora stava dilagando.
E' curioso il caso italico di Tex, che spesso e' stato vittima di tagli o correzioni, cosa che nel tempo ha semplicemente fatto lievitare gli albi non censurati a prezzi improponibili.
Giustizia di mercato.
E' curioso il caso italico di Tex, che spesso e' stato vittima di tagli o correzioni, cosa che nel tempo ha semplicemente fatto lievitare gli albi non censurati a prezzi improponibili.
Giustizia di mercato.
Prima:la donna, discinta, spara al cattivo |
Dopo:la donna, coperta, guarda Tex che spara |
UOMINI E PIPISTELLI
Batman e' probabilmente l'unico personaggio che ha saputo seguire
le varie fasi evolutive del fumetto americano, mantenendosi sempre adeguato ed
al passo coi tempi.
Forse merito della sua immagine polimorfica, sicuramente
dell'abilita' dei suoi autori.
Si possono facilmente riconoscere quattro fasi di sviluppo grafico
del personaggio, corrispondenti grossomodo alle stesse quattro in cui si
struttura la storia del mondo supereroistico : Golden, Silver, Bronze, Modern
age.
Come un eclettico trasformista, egli cambia forma e colore a
seconda del momento storico, degli interessi del pubblico, pur manenendosi
sempre fedele alle proprie caratteristiche etico/comportamentali (con piccole
eccezioni, ad esempio Batman normalmente aborre le armi da fuoco, ma all'
inizio a volte usava la pistola).
Quindi si va dal ragno grigio-nerastro e cornuto delle origini (il
cupo giustiziere di Bob Kane, ben inserito nell'oscuro periodo a cavallo della
guerra mondiale), passando per il cavaliere in blu della silver (e di tutto il suo
caleidoscopico e psichedelico mondo di criminali multicolori, figlio dell'epoca
dell'lsd e della fantasia al potere), attraverso gli anni settanta in cui si
assiste alla trasformazione del mantello in vero e proprio essere vivente
(le ali protettive di Neil Adams e lo tsunami di tessuto di Kelly Jones, con il
quale raggiunge la sua trasformazione definitiva in vampiro, seppure in una
realta' alternativa), fino alla indistinta macchia di colore pollockiana nella
versione di Grant Morrison e Dave McKean in Arkham Asylum (che fotografa
benissimo la voglia di innovazione degli anni ottanta/novanta).
E forse questa sua duttilita' e' anche la ragione del suo immarcescibile
successo.
(continua)...
Little Shop of Comics - Prima parte
Little Shop of Comics - Seconda Parte
Little Shop of Comics - Terza Parte
Little Shop of Comics - Quarta Parte
Little Shop of Comics - Quinta Parte
Little Shop of Comics - Appendice: Un ventennio di fumetti
Little Shop of Comics - Appendice: Propaganda.
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